Le nuove regole per le trasferte dei dipendenti

Novità 2025: Tracciabilità obbligatoria per le spese di trasferta

A partire dal 2025, la Legge di Bilancio (Legge n. 207/2024, art. 1, comma 81, lett. a) introduce nuove regole per la deduzione delle spese di trasferta, sia comunali che extra-comunali. L’obiettivo è rendere più rigorosa la tracciabilità dei pagamenti, con impatti su IRPEF, IRES e IRAP.

Cosa cambia?

Le nuove disposizioni riguardano specificamente:

  • Spese di vitto e alloggio: I rimborsi ai dipendenti saranno esenti da IRPEF solo se pagati con metodi tracciabili.
  • Spese di viaggio: I rimborsi per trasporti con servizi pubblici non di linea (taxi, NCC) saranno deducibili solo se tracciabili.
  • Rimborsi spese di trasferta: Tutte le spese rimborsate a dipendenti, collaboratori e amministratori saranno deducibili solo se tracciabili.

Cosa rimane invariato?

  • Le spese per trasporti pubblici di linea (treni, autobus, ecc.) e i rimborsi chilometrici per i dipendenti rimangono esclusi dall’obbligo di tracciabilità.
  • Anche le spese minori nei limiti di € 15,49 al giorno (€ 25,82 se la trasferta è all’estero) anche se non documentate (es. lavanderia, parcheggio, mance) non rientrano nelle nuove regole.
  • Restano validi i limiti di deducibilità giornalieri per vitto e alloggio (180,76 euro in Italia, 258,23 euro all’estero) e il limite di deducibilità del 75% per le spese alberghiere e di ristorazione.

La novità principale è l’obbligo di tracciabilità per la maggior parte delle spese di trasferta, al fine di contrastare l’evasione fiscale. È quindi fondamentale conservare le ricevute e utilizzare metodi di pagamento tracciabili (carte di credito, bancomat, bonifici).

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